Gay & Bisex
Aspettando te 24
di FRANK_1987
11.04.2021 |
3.240 |
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"Unisco le sue tette e ci affondo con la faccia per poi leccarle i capezzoli con la bocca aperta come i suoi figli hanno fatto quando erano piccoli e doveva..."
Amityville TrombationQuesti capitoli si collocano dopo “UN MESE DI BALDORIE”
CAPITOLO 24
In questo capitolo c'e' una scena ETERO. Vi ho voluto avvisare per non imbattermi in commenti sgraditi ed ho voluto postare il racconto in questa categoria perché e’ quella che mi identifica.
Aspetto questo momento da tanto e finalmente e' arrivato. I suoi impegni l'hanno tenuta lontana da casa per tutto il giorno ed anche i miei. Non e' che io abbia così tanto da fare tutto il giorno ma sono stato in vacanza da un amico nella sua fattoria, un posto che conosco molto bene perché mi ricorda quella dove nonno Ugo abitava e dove lui si e' impadronito della mia verginità in una strana e calda estate di fine anno di un paio di decenni fa. Quando torno a casa la trovo proprio dove mi aveva detto che si sarebbe fatta trovare: in camera da letto sdraiata sul materasso con le gambe accavallate nella tipica posizione usata da Messalina quando si adagiava comodamente sulle lettighe nell'Antica Roma. Chiudo la porta alle mie spalle mentre lei si accarezza le gambe voluttuosamente. La mia minchia inizia a crescere nei pantaloni e credo proprio che lei se ne sia accorta perché con la bocca simula un'espressione come per dire "accidenti". Abbiamo scelto di scopare proprio questa sera perché il marito e' impegnato in una cena di lavoro ed il figlio dorme fuori casa. Mentre le sue mani percorrono le gambe, questa volta al contrario raggiungendo il ventre e successivamente il seno, io mi massaggio il cazzo e lentamente mi avvicino al letto. Inizio a salire gattonando sulle coperte raggiungendo le sue gambe con le mani e più avanzo, più i miei arti finiscono sulla sua pelle e si infilano in mezzo alle cosce facendole anche un po' di solletico ma non riuscendo a raggiungere il suo intimo avendo lei le gambe incrociate. Quando le sono completamente addosso, le metto le mani intorno al collo accarezzandole i capelli ma poi glieli afferro e glieli tiro leggermente all'indietro facendole reclinare la testa. La donna non si lamenta affatto ma mi sorride. Intanto la mia mano sinistra risale lungo il suo addome arrivando fino alle mammelle imprigionate in una camicetta di seta e le tocco entrambe strizzolandole come se fossero delle palline anti-stress. Inizio a baciarla mentre lei si dimena grazie alle mie mani che iniziano a sbottonarle le camicia e ad aprirgliela in modo che il seno venga allo scoperto anche se ancora contenuto dal brassiere. Continuo a baciarla scendendo lungo le scapole e il petto che le massaggio e viene finalmente liberato. Unisco le sue tette e ci affondo con la faccia per poi leccarle i capezzoli con la bocca aperta come i suoi figli hanno fatto quando erano piccoli e doveva allattarli. Anche le sue mani non stanno ferme perché prima mi accarezzano le guance mentre le insalivo il petto e poi sbottonano anche la mia camicia e mi toccano il petto ma alla fine decido di levarmela da solo e ributtarmi su di lei sollevandole la gonna fin sopra l'ombelico infilando una mano dentro le gambe scoprendo che non porta le mutandine. Questo mi fa venire voglia di leccarle la figa ma la donna non vuole che io lo faccia ancora. Desidera essere baciata perché questo la fa sentire come una ragazzina nonostante abbia 51anni.
"Sei bellissima"
"E tu sei così dotato", mi risponde toccandomi il cazzo
"Dopo te lo infilo in gola"
"E poi nella figa?"
"E anche nel culo, mamma"
Eh si, se ancora non l'aveste capito, la donna con la quale sto amoreggiando e' mia madre. Se vi ho eccitato continuate pure a leggere quanto trovate scritto sotto altrimenti chiudete la pagina del racconto così eviterò di imbattermi in commenti indesiderati. Sollevata la gonna di Rachele, mi intrufolo tra le sue gambe, le apro la figa con due dita e inizio a leccargliela. Le piace davvero troppo o forse e' l'eccitazione di essere masturbata con la lingua dal figlio fatto stà che poggia le sue mani dietro la testa lasciandosi andare sdraiandosi completamente sul letto mentre io continuo a slinguazzarla tastandole contemporaneamente il seno. La cena di lavoro di Rafael e' stata una manna dal Cielo perché altrimenti non avrei potuto fare tutto ciò. Lui mi avrebbe costretto a scoparla senza praticare i preliminari trasformando la scopata in un amplesso animalesco e non passionale come invece succederà tra poco. Aiutato da lei che muove la mia testa avanti e indietro mentre le lecco il clitoride, smetto e mi levo i pantaloni e le mutande posizionandomi sul materasso al posto suo mentre lei si appropria della mia minchia e la guarda stupefatta. La fa oscillare a destra e a sinistra, se la sbatte sulle mani oppure la punzecchia usando il suo organo gustativo. Io non resisto più, vorrei infilarglielo in gola ma mi fermo, dopotutto e' sempre mia madre. Finalmente Rachele apre le labbra e le chiude solamente quando metà del mio cazzo le finisce nella bocca. La afferro per i capelli e comincio a scoparle il cavo orale trasformando la sua chioma in quella di una donna primitiva, quelle che venivano guidate solamente dell'istinto in ogni azione che svolgevano cosa che sta succedendo anche a lei arrivando a desiderare di farsi scopare persino da suo figlio, per giunta gay o quasi. Prima di scoprire le gioie del sesso, ogni cosa che lo riguardava mi faceva eccitare, anche le cose più proibite e addirittura quelle che potevano fare solo due persone eterosessuali (ALL'EPOCA NON CREDEVO DI POTER FARE SESSO ETERO ANCHE IO) quindi quando andavo a scuola e studiavo Dante Alighieri, mi affascinava la figura della regina Semiramide che, secondo alcuni, per tenersi il trono era arrivata anche ad avere un rapporto incestuoso con il figlio. Quando poi abbiamo studiato il canto dove era presente lei e se ne e' parlato in classe anche con una certa naturalezza, quasi come per magia il tabù dell'incesto e' crollato nella mia mente ed ho cominciato a fantasticare su quanto potesse essere bello fare sesso con i miei parenti (ALL'EPOCA SOLO QUELLI MASCHI). Ora la mia personale Semiramide mi sta succhiando il cazzo e mi lecca i coglioni che si stanno lentamente riempiendo di sborra anche grazie alle sue succhiate e poi alle mie spinte contro ogni buco che possiede. Questo suo sbocchinamento serve a lubrificarmi la banana perchè voglio entrare in lei che ha lo stesso mio obiettivo.
"Mi vuoi scopare?", mi chiede
"Si, tanto", le rispondo come se fossi un adolescente alle prese con la sua prima scopata nientemeno con una matura
"Anche io, lo desideravo da tempo, da quando ho scoperto di te e Rafael", replica ricordandomi il mio amore anche verso i maschi
Rachele si siede su di me e il mio cazzo le struscia nuovamente la vagina ma non ha il tempo di rendersi conto di quello che sta accadendo perché già la mamma se l'e' infilato dentro. Dopo avelo fatto assestare, comincia a saltellare ma lo fa lentamente sia perché abbiamo ancora del tempo prima che ritorni Rafael e ci interrompa, o peggio ancora si unisca a noi, e sia perché così riesce a sentirlo meglio mentre sfrega nel suo buco. Con le mani poggiate ai suoi fianchi assecondo il suo su e giù con le mie spinte, anch'esse lente, e la mamma poggia le mani contro i cuscini facendo dondolare le sue tette davanti alla mia faccia. Le lecco lo sterno iniziando a scoparla con più vigore e mi riprendo le mammelle in bocca perché questa e' una delle mie posizioni sessuali preferite. Quando guardo un film porno, cerco sempre una scena simile, non mi interessa se coinvolge un uomo e una donna oppure una trans, l'importante e' che l'uomo sia seduto, l'altra gli sia poggiata sopra e mentre scopano lui le lecchi il seno. Per dare più passione a quanto si sta consumando, l'abbraccio poggiando i miei arti sul suo coccige in modo da schiacciarla un po' contro di me e spingere meglio il mio membro che fa dentro e fuori dalla patata di mia madre. Ci baciamo come due ragazzini e mi meraviglio come anche lei si sia lasciata andare completamente limonando con passione come se fossi suo marito o anche semplicemente un amante, ma comunque una persona che con lei non ha nessun legame di sangue come invece e'. Ogni tanto, però, la mia parte omosessuale si fa sentire quando lei mi cavalca più energeticamente facendomi emettere dei lamenti quasi femminei.
"Scopami, scopami", grida lei ormai invasata dalla passione
"Ti sfondo", la minaccio
"Oh si, figliolo, chiavami"
"Cazzo che bello", urlo dandole fastidio in un orecchio
"Sborrami nella figa, mettimi incinta", fa Rachele
Credo sia già entrata nel periodo della menopausa ma se desidera che io la metta incinta probabilmente no oppure lo dice così, solo per dire, come se voglia suggerimenti di provarci, almeno. Però mi piacerebbe. Lo so, e' estremo già fare sesso con un genitore addirittura se questo e' tua madre e vorresti metterla pure incinta. Ma poi, dopotutto, se dovesse succedere, lei un marito ce l'ha. Sono sicuro che Rafael si accollerebbe la paternità del bambino senza causare scandali e poi, anche per la mia psiche e non solo per il pettegolezzo della gente, sarebbe meno immorale ingravidare tua madre che una minorenne come stavo per fare con Carmen poco tempo fa. O magari sono entrambi da mettere sullo stesso piatto della bilancia ma ora non sto qui a dilungarmi su cosa sia etico oppure no. Non e' il sito adatto per questo, giusto? Io e Rachele ci solleviamo sul letto rimanendo però seduti e incrociando le gambe. Il mio cazzo e' ancora piantato dentro la sua fighetta che scopo scaricando tutta la mia forza verso le mani poggiate lungo il suo costato mentre lei si regge appoggiandosi sul materasso. La bacio con passione e poi le do una spinta togliendomi da lei. Mi abbraccia strofinandomi ancora una volta il suo seno in faccia e la metto a pecorina senza neanche darle il tempo di riprendersi perché sono un'altra volta dentro il buco dal quale sono uscito quando mi ha partortio. Usando questa posizione, ho mille posti dove fare sostare le mie mani e spingere. Sul letto, sui suoi fianchi, sul suo seno, sono tutti luoghi che focalizzano la mia vigorosità usandoli come perni durante la monta della vacca che risponde al nome di mamma Rachele.
"Scopami il culo", mi dice spiazzandomi
"Dici sul serio?"
"Che c'e'? Non ti va?", mi chiede
"No, no, mi va eccome. E' da tempo che sogno di scopartelo", la informo mentre esco e ci posizioniamo meglio
Scopare il culo ad una donna mi eccita ancora di più rispetto a quando le scopo la figa. Quando sono dentro ad una vagina mi piace perché c'e' sempre quel rischio della gravidanza ma fottere un culo femminile e' qualcosa che oltrevalica ogni fantasia dentro la mia testa. Sono sicuro che e' una reminescenza di quando consideravo come trasgressione andare con le donne e anche perché la prima volta che ho fatto sesso con una donna, ho praticato il sesso anale. Era la sorella di Rafael, Sofia, ed eravamo nascosti dietro la porta di un ristorante che dava sul retro mentre nel locale si festeggiava il battesimo di mio nipote Andrea. Ora Rachele me la ricorda quasi nella posizione. La mamma si e' messa in piedi sul letto poggiata alla spalliera mentre io sono in piedi dietro di lei e con una mano mi tengo alle sue spalle per non cadere ed uso l'altra per avvicinare il mio cazzo al suo buco. Non ho avuto tempo di prepararglielo quindi lascio colare un rivolo di sborra che le finisce sull'osso sacro e scivola lungo il buchetto posteriore venendo raccolgo poi dalla mia cappella che si lubrifica di saliva, oltre che di pre-sperma e umori vaginali, e le entra dentro. Comincio a spingere fino a quando non si abitua ma non ci vuole molto.
"Si, allargami il culo"
"Chi te lo scopa meglio, io o Rafael?", chiedo alla mamma senza ottenere risposta "allora?", le continuo a domandare usando la mia mano sulla sua spalla come cardine per infilare altri centimetri della minchia del figlio nel culo
"Tu, tu", mi risponde ma non so se lo fa solo per farmi contento ma sta di fatto che i suoi mugolii mi mandano su di giri e mi accorgo di toccarle la vagina con le palle
"Ti e' entrato tutto", le faccio capire avvicinandomi all'orecchio
"Giulio, tesoro della mamma, non fermarti", mi implora
"Non ci penso per niente", dico ricominciando a trombarla mentre la sua figa bagnata lascia dei residui acquosi sui miei coglioni che le sbattono violentemente contro
Proseguo a scopare Rachele nel culo per un po' di tempo. Le poggio le mani intorno al collo e mi distendo sulla sua schiena continuando a spingere senza esitazione che poi prende il sopravvento su di me quando sopra il comodino vedo una foto sua e di mio fratello Esteban abbracciati teneramente facendomi ricordare che 30anni fa non eravamo due maiali assetati di sesso come siamo ora intenti a scopare ma semplicemente eravamo madre e figlio. Punto. Ora sembriamo due gatti che, quando passa un certo periodo di tempo, non si riconoscono più e quindi le gatte finiscono per alzare la coda facendosi trombare e fecondare dagli "ex" figli gatti. Vorrei fermarmi ma non posso. Adesso e' lei che spinge indietro il suo culo scopandosi da sola mentre io riprendo a baciarle il collo e anche le labbra quando riesco a girarle la testa verso di me. Il suo rossetto e il suo eye liner sono sbavati per colpa del mio cazzo strusciato sulla sua faccia quando se lo metteva in bocca umettandolo di saliva. Sembra Joker, il nemico di Batman, e per un attimo non mi metto a ridere ma immediatamente riprendo il controllo della scopata ed esco dal suo culo perché non so se la metterò incinta ma voglio almeno sborrarle nella figa.
"Che stupidi siamo stati a non farlo prima", le dico
"Me ne pento"
"Di quello che e' successo?"
"No, di non averlo fatto appena ti sei trasferito qui", dice Rachele
"Abbiamo tutto il tempo per recuperare", le rispondo
Siamo sdraiati sul letto l'uno addosso all'altro. Il mio pene eretto si e' adagiato tra la sua vulva ma non la penetra ancora. Mi piace baciarla e accarezzarle sia il corpo che i capelli mentre struscio la mia carne sopra la sua senza consumare un rapporto. Ma si sta facendo tardi, Rafael potrebbe tornare a casa da un momento e l'altro e non voglio che ci rovini la festa quindi afferro il mio membro e glielo sbatto dentro con violenza. Muovo il bacino con frenesia aggrappato alle sue tette. Lo faccio non perché voglio venire ma voglio farle male. In questo momento non me ne frega niente se lei e' mia madre. Ormai l'ho scopata per la terza volta da quando e' successo anni fa in presenza di mio padre e quindi non sto qui a recriminare il fatto che debba almeno usare un po' di riguardo nei suoi confronti. E poi, se non si lamenta lei, io continuo tanto ormai siamo come due estranei che scopano senza avere legame familiari. I suoi arti superiori mi finiscono sulle chiappe mentre io inserisco i miei sotto la sua schiena raggiungendole le scapole così nel frattempo premo con le dita sulle spalle e scarico tutta la potenza che ho nel corpo attraverso il bacino facendola letteralmente gridare ma non di dolore ma di piacere. Con la bocca spalancata le succhio i capezzoli che diventano turgidi a contatto con la mia saliva. Anche la mamma ha la bocca aperta per colpa delle mie spinte e per un incesto che l'ennesimo demone del sesso che mi ha posseduto mi sta portando a consumare. Tutto ciò mi ricorda il film "Amityville Possession" dove il protagonista veniva posseduto dal diavolo che lo portava a fare sesso con la sorella mentre io lo sto facendo addirittura con mia madre, una cosa che agli occhi dei moralisti potrebbe essere quanto di più abominevole ci sia al mondo. Lentamente sento la mia uretra farmi male. E' il chiaro segno che la sborra potrebbe uscire da un momento all'altro. Non dico niente a Rachele e quindi continuo fino a quando mi scarico nella sua vagina ansimando insieme a lei rallentando gradualmente le spinte che ora servono più a fare uscire tutte le gocce spermatiche dal mio cazzo che a scoparla. Ci guardiamo come due adolescenti che hanno appena scoperto le gioie del sesso e poi le prendo una mano e la faccia alzare. La porto in bagno dove le intimo di distendersi dentro la vasca e poi la cospargo con il mio piscio che lei usa per detergersi il corpo. Quando anch'io entro nella vasca con lei, mamma si solleva leggermente sporgendosi con la figa in avanti. Si massaggia sotto l'ombelico e uno spruzzo di piscio mi colpisce l'addome e tutti gli altri mi finiscono in faccia. Le nostre mani fanno su e giù sui corpi per fare in modo che ogni centimetro dell'epidermide di entrambi venga bagnata dalla calda pioggia dorata che a vicenda abbiamo scaricato l'uno addosso all'altro. Poi facciamo la doccia ma prima di tornare ognuno nel proprio letto, ci fermiamo abbracciati davanti alla porta della sua camera.
"Sei una puttana, lo sai?"
"Si, lo e tu sei un figlio di puttana"
"Lo so anch'io. Non vedo l'ora di rifarlo"
"La prossima volta mi piacerebbe che ci fosse anche Rafael. Vorrei farti vedere come prende nel culo un cazzo finto e tu mi farai vedere come ne prende uno vero"
Il giorno dopo mi sveglio come in preda ad una sbornia. Dalla porta socchiusa riesco a sentire il profumo del caffè e gli schiamazzi del mio fratellastro. Il tepore che pervade la casa ci permette anche nei giorni invernali di non usare il pigiama o almeno io, che ormai sono adulto e vaccinato, non lo suo. Mi alzo dal letto indossando una maglietta bianca e un boxer che mi ero infilato la sera prima dopo aver fatto la doccia per lavare via ogni traccia di sudore, sperma e umori vaginali lasciati sul corpo da me stesso e dalla mamma. Quando vado in cucina, Esteban sta facendo colazione e Rachele e Rafael sono abbracciati come due fidanzatini. Sono un po' in imbarazzo che viene accentuato ancora di più quando mamma mi da un bacio con la lingua senza però farsi vedere dal figlio. Ma Rafael invece ci vede e quando Esteban va in salotto a guardare i cartoni animati, io e mamma siamo costretti a svelare al mio patrigno quello che e' successo la sera prima e che si ripeterà poi quasi ogni giorno. Ormai e' da un po' che scopo con loro due ma non il giorno di Natale. Per me e' una ricorrenza molto triste perché in questa data cade l'anniversario di fidanzamento tra me e Mario che quest'anno non viene festeggiato anche per colpa sua dopo avermi tradito.
"Vuoi venire con noi in montagna per l'ultimo dell'anno?", mi chiede un'amica
"No, non mi va"
"Dai vieni. Non te ne stare sempre chiuso in casa. Che cosa potrai mai fare di tanto divertente ogni giorno in quelle quattro mura?", mi domanda ma non posso di certo risponderle che scopo con mia madre e il mio patrigno
"Chi viene con voi?"
"Tutti"
"Veramente vorrei passare la notte di San Silvestro con la mia famiglia perché tanto sono sicuro che non riuscirei a trascorrerla con nessun altro. Questo periodo mi mette addosso un po' di malinconia", le spiego
"Se verrai con noi, ti divertirai sicuramente. Dai ti prego"
"Ok, mi hai convinto", le rispondo
"Bene. Sono sicura che tua madre sarà contenta di vederti felice sapendo che stai riprendendo in mano la tua vita", mi fa anche se io vorrei risponderle che mia madre sarebbe più felice vedendomi prendere in mano il mio cazzo per scoparla
Pochi giorni prima di partire, andiamo al centro commerciale per mangiare qualcosa dopo aver fatto shopping. Ho comprato tutto il necessario per trascorrere in montagna i pochi giorni di festa che ancora rimangono. Seduti al tavolo di una rosticceria, vedo Mario avvicinarsi al bancone. Subito mi agito e la mia amica se ne accorge. Sono impacciato ogni volta che lo vedo. L'ultima volta e' stata il giorno quando ho cenato nel ristorante dove lavora in compagnia del medico Silvano (ASPETTANDO TE 18). Fa la sua ordinazione e poi si avvicina al nostro tavolo. Parla con i miei amici che poi sono anche i suoi e per la prima volta dopo 6mesi da quando ci siamo lasciati, mi rivolge la parola salutandomi ma non con un tono rabbioso ma più disteso, come se si fosse lasciato tutto alle spalle oppure, almeno lo spero, come se volesse ricominciare la nostra storia. Quando raggiungiamo lo chalet in montagna di proprietà del fidanzato della mia amica, anche gli altri arrivano e tra loro c'e' Mario. La stronza non mi ha detto che sarebbe venuto anche lui e la stessa cosa ha fatto con il mio ex. Ci ha teso una trappola ma visto come si era comportato nei miei confronti alla rosticceria, a lui non dispiace affatto la mia presenza. E a me non dispiace la sua...
FINE CAPITOLO 24
Un nuovo capitolo uscirà ogni domenica
TO BE CONTINUED
TUTTO CIO' E' ACCADUTO PRIMA DEL COVID-19
QUESTA E’ LA STORIA DELLA MIA VITA, SCRITTA DA ME E NON COPIATA DA ALTRI SITI. NON SONO UNO SCRITTORE PROFESSIONISTA QUINDI NON BADATE MOLTO GLI EVENTUALI ERRORI
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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